E M O Z I O N I ( ilblogdellanima )


Il nostro sentire emozionale è una capacità di percezione godibile se non ci identifichiamo con le emozioni. L'identificazione ci porta a manifestare o a reprimere le emozioni. Se la manifestiamo diventiamo quella emozione e la agiamo come se non avessimo scelta, se la reprimiamo, nascondendola a volte persino a noi stessi, moriamo un poco, divenendo insensibili.
In realtà entrambi i comportamenti derivano dall'ignoranza, dal non sapere cosa siano in realtà le emozioni. Sono semplicemente un moto energetico che avviene nel corpo. Sono una forma temporanea. Si manifestano come riflesso dei pensieri. Sono in realtà l'eco fisica di un pensiero che passa nella mente.  Le emozioni quindi non sono né positive né negative. Potremmo dire quelle negative, sono solamente le emozioni inconsapevoli. Perché sono quelle che inquinano noi e il nostro intorno.
Le emozioni sono semplicemente più o meno intense, più o meno durature, più o meno vecchie. A volte infatti abbiamo accumulato emozioni che non siamo stati capaci a suo tempo di sciogliere e quelle sono ancora nel corpo come un deposito di spazzatura interiore che aspetti di essere riciclata. Si tratta proprio di riciclarle, di attraversarle senza identificazione permettendo così alla vitalità che è la loro essenza di apparire. Quando le osserviamo nel corpo, lì dove accadono e le lasciamo essere come sono, le lasciamo muoversi come vogliono, senza cercare di manipolarle, di comprenderle, di analizzarle, di dirigerle, di evitarle, allora si espandono per poi spegnersi, e proprio come fa qualunque forma, finiscono.
L'osservazione e la resa sono i semplici mezzi per attraversare qualunque emozione.
( Marina Borruso )


1 commento:

  1. Molto bello e sono d'accordo con quanto scritto dalla Borruso... solo credo che le emozioni, mentre ce le lasciamo vivere addosso, vadano comunque comprese ed analizzate. Questo perchè dovremmo sempre cercare di essere "presenti", coscienti dell' "adesso"... anche se esso dovesse essere un'effimera emozione... è l'essere "presenti" che ti fa vivere, concepire l'emozione... altrimenti rischieremmo di vivere una vita vegetativa anzichè cognitiva !

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