Ci sono varie tappe nella vita , e piu’ andiamo avanti negli anni , piu’ l’ego , cioe’ la nostra modalita’ di
vivere , sembra apparentemente placarsi per poi esplodere di
nuovo . Cosa succede nell’ultimo periodo della nostra esperienza su questa terra , chiamato
vecchiaia ?
Tutte le caratteristiche innate e tutto il lavoro interiore che abbiamo prodotto , esce
fuori con maggiore forza ed evidenza . Cio’ che abbiamo sperimentato nel passato
e poi rimosso , si impone a noi prepotentemente ; malattie , isolamento , dipendenze obbligate ,
paura di morire ecc. ecc. ecc .
Si' la vecchiaia ci parla di morte e , come in tutte le esperienze forti del nostro vissuto , siamo
obbligati a rimuoverla perche’ fa paura .
La vecchiaia e’ vita e imparare a invecchiare e’ imparare a vivere .
Jung l' ha definita , come un periodo utile per l’ interiorizzazione , ed altri , come Luciano Manicardi
hanno scritto :
hanno scritto :
questa fase della vita offre all’uomo la possibilita ‘
di vivere per grazia e non per dovere . Nella vecchiaia semplicemente si e’ .
In questo , credo , essa sia un eta’ di verita’ : non cio’ che facciamo ci definisce , ma cio’ che
siamo .
Siamo pienamente uomini anche in questa fase della vita che non tutti hanno avuto ( Gesu’
non l’ ha conosciuta ) e comprendere fino in fondo il significato di questo dono , ci da’
l’opportunita’ di vivere la vita come “ un ' avventura spirituale “ in cui il nostro compito “ spirituale “
sia quello di approfondire il nostro se’ , aprendoci all’ esterno , al mondo , agli altri ,
affinche’ la vecchiaia sia , piu’ che una fine , un compimento .
Come abbiamo sentito migliaia di volte e non compreso profondamente , la vita e’ morte e
la morte e’ vita , e come dice Sogyal Rimpoche : forse la ragione più profonda per cui
abbiamo paura della morte e’ che non sappiamo chi siamo . Crediamo in un' identita’
personale , unica e separata dal mondo , ma se osiamo esaminarla , ci rendiamo conto
che quest ' identita’ dipende interamente da una serie infinita di cose per
manifestarsi : il nostro nome , la nostra « biografia » , i nostri partners , la famiglia ,
la casa , il lavoro , gli amici , le carte di credito . E’ sul loro fragile e transitorio
sostegno che contiamo per la nostra sicurezza . Così , qualora ci venisse tolto
tutto , avremmo ancora un ' idea di chi realmente siamo ? Senza i nostri familiari
puntelli , ci troveremmo semplicemente di fronte a noi stessi , una persona che non
conosciamo , con la quale abbiamo vissuto tutto il tempo , ma
che non abbiamo mai realmente desiderato incontrare . Forse abbiamo
cercato di riempire ogni attimo di tempo , col rumore e l ' attività , per quanto noiosa o
insignificante , proprio per assicurarci di non essere mai lasciati soli , in silenzio , con questo
sconosciuto .
( ilblogdellanima )
Blog sei semplicemente stupendo e vero. Sono inoltre convinto che la vecchiaia sia una buona opportunità ancora per imparare a prendere coscienza. Credo che non vi sia limite d'età per cominciare ad acquisire consapevolezza e dare un significato a tutto ciò che abbiamo vissuto inquadrandolo nell'ottica di un cammino più profondo. Se anche in ciò veniamo meno, allora anche la vecchiaia sarà un'altra opportunità sprecata. Grazie sempre di quel che scrivi!
RispondiEliminaSe solo riuscissimo ad accettare, a capire, a far nostro e a vivere un concetto molto semplice e cioè che dal preciso istante in cui siamo concepiti, il nostro orologio biologico/fisico inizia a scandire il tempo di questa lunga morte... perchè è proprio così, è esattamente l'opposto di quello che "appare", di quello che crediamo della nostra vita, di quello che è un concetto (purtroppo errato)comune... noi iniziamo a morire nel preciso istante che veniamo al mondo !!!
RispondiEliminaE questa non è una cosa terribile... è normale e bellissima... fa parte dei nostri cicli di "vita" nelle realtà possibili...
Ed il momento che noi chiamiamo "morte", non è altro che un passaggio, necessario, per lasciare questo corpo fisico per tornare da dove siamo venuti...
...se solo riuscissimo ad accettarlo senza paura, con naturalezza...